Luca Zaia chiude alle scorciatoie per l’ex generale Roberto Vannacci nella Lega: ecco le sue dichiarazioni da Pontida 2025.
Dopo lo show di Roberto Vannacci in TV contro David Parenzo, ora si trova a Pontida e qua il governatore veneto Luca Zaia ha voluto chiarire pubblicamente la posizione del partito nei suoi confronti. Parlando con i giornalisti durante il raduno della Lega, come riportato da L’Ansa, ha lanciato un ultimatum netto e inequivocabile.
Luca Zaia e la possibile “promozione” a segretario
Oltre la questione Roberto Vannacci non sono mancati riferimenti anche al ruolo di Matteo Salvini e alla questione della leadership. Quando un giornalista ha chiesto se a Luca Zaia piacerebbe tornare un giorno a Pontida come segretario del partito, aggiunge Il Mattino, la risposta è stata secca. “Il segretario ce l’abbiamo ed è Matteo Salvini e i segretari si fanno nei congressi“, afferma.
L’ultimatum a Roberto Vannacci da Pontida 2025
Alla domanda se Roberto Vannacci possa rappresentare la Lega dei prossimi dieci anni, aggiunge L’Ansa, Luca Zaia ha risposto senza esitazioni: “Perché dovrebbe esserlo? In Lega abbiamo un sacco di persone in gamba, i segretari si scelgono nei congressi e coinvolgono il popolo della Lega“.
Quindi, sottolinea quindi un principio fondamentale: chi vuole contare nella Lega deve prima dimostrare di condividere lo spirito, le regole e il percorso interno del partito. “Vannacci può essere un valore se fa il leghista“, ha affermato chiaramente, lasciando intendere che solo un pieno allineamento con l’identità e il metodo della Lega può aprire la porta a un ruolo rilevante per l’ex generale.
Infine, ha concluso citando il fondatore Umberto Bossi: “Pontida è Pontida, ma la Lega di oggi non è la Lega di 30 anni fa e la Lega che avremo fra 10 anni non sarà la Lega di oggi. Ho fatto gli auguri a Umberto Bossi l’altro giorno, ci ho parlato al telefono ed è sempre sul pezzo. Non ho mai fatto il cheerleader per nessun leader, ma devo dire che Bossi ha avuto un grande merito e una grande intuizione: ha dato voce a chi non aveva voce“.
